Viaggiare: io e tutti gli altri

A volte mi capita di viaggiare in determinati posti (mai per motivi di piacere). E lo faccio sempre da solo ovviamente: a parte che per questi viaggi nessuno vorrebbe accompagnarmi perché non ci si diverte, il motivo principale è che non ho nessuno con cui viaggiare. Se ce l’avessi magari qualche volta andrei pure in vacanza o farei qualche weekend ricreativo, ma la realtà è un’altra. Comunque non è questo il punto.

Quando viaggio osservo spesso gli altri viaggiatori. Sembrano così diversi da me! Provo sempre una grande tristezza quando mi ritrovo a chilometri e chilometri da casa e mi ritrovo sempre a pensare “ma chi me lo ha fatto fare?” o “ma perché non mi sono stato a casa?”. Si può soffrire di saudade non appena ci si allontana di una quarantina di chilometri? Mah… Invece quando sono a casa, complice l’odio che provo per il posto (o la città) in cui vivo, mi faccio sempre la domanda inversa e non vedo l’ora di cambiare definitivamente aria.

Tornando agli altri viaggiatori, vedo sempre che stanno al telefono. Parlano con amici e parenti, si intrattengono in lunghe telefonate improntate sul nulla e fanno discorsi che potrebbero benissimo fare in altri momenti e faccia a faccia. Ad esempio, se vedo una ragazza parlare al telefono con qualcuno (probabilmente un’amica) e sento che parlano di un argomento qualsiasi (esempio tipico: lamentele sul comportamento di una terza persona e annessi consigli su come comportarsi a sua volta), io mi chiedo sempre perché cazzo quella conversazione non possa aspettare il momento in cui ‘ste due persone si possano ritrovare faccia a faccia. Invece no, per ogni persona che viaggia ce n’è almeno un’altra che non ha un cazzo da fare e allora chiama per spettegolare o quello che è. O quasi.

Ma probabilmente quello sbagliato sono io. In effetti uno che non chiama nessuno e che non viene chiamato da nessuno, fatta eccezione per le telefonate (che durano trenta secondi al massimo) dei parenti che vogliono solo sapere a che ora torno a casa, non è tanto normale manco lui. Però vedere gli altri mi mette addosso una tristezza che finisce per rovinarmi l’umore.

Vabè.

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